Cerimonia di Riapertura al Culto della Chiesa Madre
09 dicembre 2014
 
Diretta Streaming Web del 06/12/2014 LIVEventi Sicilia: Riapertura al culto della Chiesa Madre (ex Cattedrale) di Lentini.
 
 
Qui di seguito riportiamo il discorso integrale di don Maurizio Pizzo, Arcidiacono Parroco per la riapertura al culto dell'Ex Cattedrale Chiesa Madre di Lentini.
 
Eccellenza Rev.ma, 
reverendi confratelli, gentili autorità, cittadini lentinesi, curiosi di ogni parte, esordisco semplicemente con GRAZIE DI CUORE a tutti. Grazie a Lei innanzitutto Eccellenza, per le sue numerose visite qui a Lentini. Che si realizzasse questo evento quasi non ci si credeva più. Si è pazientato a lungo per anni, per decenni, affinché ciò che di diritto appartiene alla memoria storica di questa città venisse restituito a tutti, a tutta la cittadinanza. In questa chiesa c’è un pezzo di vita vissuta di tante, tante persone; un pezzo di storia e di memoria storica che parla ancora oggi di loro e di ciascuno di noi qui presenti (penso in questo momento ai miei predecessori, padre Claudio che più di me, ha visto lo scorrere di tanti volti e col suo contributo lo svolgersi di tanti lieti eventi; penso a padre Castro che in questo forse momento chissà avrà chiesto una momentanea dispensa dal cielo, per rivolgere i suoi occhi sorridenti qui sulla terra, su di noi, magari in compagnia di tanti fratelli Lentinesi che ci hanno lasciato, in compagnia di Antonio Tramontana). Questa Chiesa racconta anche di tanti sentimenti che una volta tanto accomunano tutti, credenti e non, Lentinesi e non, uomini o donne, anziani o bambini e che oggi sembrano convergere, riaffiorare, emergere come da un magma sotterraneo mai sopito, concentrarsi tutti qui, luogo anche di tanti ricordi. E qui c’è anche un pezzo di cuore di tanta gente che non ha mai cessato di battere nonostante una lunga attesa. Tanti sacrifici di uomini o donne che in silenzio, lontano da tutti i riflettori, si sono rimboccate le maniche e hanno guardato avanti senza cedere alla tentazione che il fervore e l’audacia venissero soffocati da un senso di sconfitta, che come dice il nostro amato Papa Francesco può trasformarci (a volte) in pessimisti scontenti e disincantati dalla faccia scura. Uomini che ci hanno messo la faccia. A loro va il mio ringraziamento (sperando di farmi interprete dei sentimenti condivisi da tutti). Al Comitato pro - riapertura della Chiesa Madre (Mimmo Tirrò). Ai politici qui presenti che si sono spesi per i finanziamenti necessari (on. Vinciullo) senza calcoli o tornaconti personali all’ARS. Donne che con il loro estro e la loro tenacia hanno permesso il disvelamento di così tanta bellezza. Un poeta e scrittore del ‘900 (H. Hesse) diceva che: “La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare”. Abbiamo un patrimonio di bellezza da difendere, da amare, da riconquistare, da desiderare. Lentini ha una miniera di tesori che insieme a questa chiesa dovrebbero essere ancora disseppelliti e che le darebbero slancio e vitalità nuova. Un giovane ragazzo ammazzato dalla mafia a Cinisi negli anni ’70 diceva che “Se si insegnasse (a far amare) la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. Ci si abitua con pronta facilità e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. Questo momento allora non sia che una ripartenza, per Lentini tutta, nella cornice della quale ad ognuno è affidato il compito di essere artefice e custode della bellezza (che è espressione del Sommo Bene) per fare della sua vita un capolavoro, di Lentini non solo un paese di nicchia, ma chissà un giorno un paese da cartolina. Se è vero che nella nostra terra, la terra dei martiri, non sono le meraviglie che mancano, non manchi mai allora nei nostri cuori e nei nostri occhi che le osservano il senso di meraviglia che ce la faccia custodire e valorizzare. Se da queste premesse ne verrà fuori uno spirito di condivisione e di appartenenza reciproca, tutti possiamo rendere a questa bellissima città di Lentini, alla sua storia, alla sua memoria un grande tributo, le ragioni di una migliore convivenza insieme alla speranza del suo domani. Grazie di cuore a tutti.
 
 
 
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