Cari Devoti Spingitori,
"Cristo è veramente risorto ed è apparso a Simone “. (Lc.24,34)
Cristo, nostra Pasqua, è risorto!
E' bello dirlo, è bello annunciarlo, è bello crederlo per fede e colla Chiesa, che sono grazia, che non la carne o il sangue ci hanno dato, ma il Padre nostro che sta nei cieli. (Mt.16,17)
In grazia della Risurrezione di Cristo Signore noi esistiamo, noi siamo battezzati, noi siamo Spingitori – non dimentichiamolo – della Vara di s.Alfio .
Agostino, santo Vescovo di Ippona, potrà dire: felice colpa che ci fece meritare tanto Redentore!
Parole che abbiamo ascoltato durante la veglia pasquale. La colpa di Adamo ed Eva, il dotto e santo Vescovo la considera quasi felice, perchè ci fece meritare d'aver Cristo come Redentore per la sua morte e la sua Risurrezione.
E che cosa non dirà s.Paolo sulle conseguenze per noi, che non moriremo più, perchè Cristo, risorgendo dai morti, ha vinto la morte. Scriverà, infatti, ai corinti: “ Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? “(1Cor.,15,55)
E quel Simone dell'inzio - è bene ritornare a Simone! - che Gesù chiamerà Pietro, scriverà nella sua prima lettera: “ Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva …....”.(1Pt.1,3)
Queste affermazioni evangeliche le abbiamo ascoltate, sviscerate per noi con viva passione sacerdotale dal lepidissimo D. Gianni Sanzio, nelle sue omelie a s. Francesco di Paola, nelle domeniche di quest'inverno.
Cari Spingitori, da questi accenni pasquali e scritturali, possiamo comprendere quale importanza abbia la Sacra Scrittura per il cristiano, per noi. Allora facciamo in modo che il frutto prezioso di questa Pasqua sia un contatto, una lettura più convinta, più costante, più attenta della Sacra Scrittura, ch'è Parola di vita, ch'è fondamento della nostra fede, ch'è Pane di vita disceso dal cielo.
Non riusciamo ad immaginare minimamente quale fonte la Sacra Scrittura sia per noi di cambiamento, di innovazione, di conversione, a tal punto di poter aiutare gli altri a cambiare, ad innovarsi, a convertirsi, e tutto questo si chiama testimonianza, martirio, proprio come quello di Alfio, Filadelfo e Cirino, che ci stiamo accingendo a festeggiare, u misi ca trasi.
Quindi leggiamo la Bibbia da soli, in famiglia, e sforziamoci di leggerla anche in Associazione degli Spingitori, coll'aiuto del nostro nuovo Assistente, D. Maurizio Pizzo, Arcidiacono Parroco della nostra venerabile exCattedrale Chiesa Madre, chiedendogli con insistenza, anche infastidendolo – lo farò anch'io - ma non ce ne sarà di bisogno, sono sicuro, di fare della Sacra Scrittura il libro mastro degli Spingitori oggi e negli anni a venire.
Domenica in albis 2014
Salvatore Jannitto