Sebastiano Castro era nato a Lentini il 18 giugno 1929. Dopo gli anni ginnasiali, con la guida spirituale di don Giovanni Di Grande, entrò sedicenne nel Seminario arcivescovile di Siracusa. Al termine degli studi, il 29 giugno 1952 dall’arcivescovo mons. Ettore Baranzini venne ordinato sacerdote ed assegnato a Melilli quale vice parroco di don Sebastiano Marino nella chiesa madre. Dopo circa cinque anni padre Castro fu trasferito a Lentini nella chiesa madre di mons. Francesco La Rosa. Nella sua città natale si inserì bene senza mai voler apparire protagonista. Eppure le successive vicende della Chiesa lentinese lo portarono presto ad assumere un ruolo di primissimo piano, nonostante la sua propensione a non voler fare la “carriera” di parroco. Nel 1966 venne infatti chiamato dall’arcivescovo mons. Giuseppe Bonfiglioli a succedere, nella storica ex cattedrale, a don Giovanni Maria D’Asta, del quale era stato vicario dal 1963 per tre anni. Da allora è stato arcidiacono-parroco della matrice di Lentini, ininterrottamente per trentaquattro anni, assumendo per alcuni periodi anche l’incarico di vicario foraneo per le tredici parrocchie dei comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte.
La sua vita si innervò generosamente con quella di migliaia di persone. È stato localmente il sacerdote delle grandi e piccole occasioni. Uomo dalla tenace speranza, contro ogni cocente delusione, in decenni di forti transizioni sociali e morali, nella difficile Lentini ha saputo essere profondamente fedele alla Chiesa. Parroco paziente e saggio, punto di incontro per preti e laici, intransigente sul piano dei principi veri. Sempre tra la gente con discrezione, attento a non cadere nelle trappole degli errori. Legato con zelo alla festa patronale di S. Alfio, patrimonio secolare di tante generazioni di lentinesi; attento pure alle buone tradizioni, sensibile ai robusti richiami di una terra ricca di storia. Poi, beffardamente, la salute non lo ha più sorretto in questa quotidiana fatica a servizio dell’Uomo di fine millennio. Mons. Castro nel maggio del Duemila ha dovuto lasciare la sua terra, la sua gente, i suoi amici, pur rimanendo fortemente legato a tutto ed a tutti: si trasferì ad Ostia Lido, assistito amorevolmente dalla sorella e dai suoi familiari. Nel giugno del 2002, con i confratelli della diocesi e con la gente della sua Lentini, volle festeggiare i cinquant’anni di ordinazione sacerdotale. Assieme all’arcivescovo mons. Giuseppe Costanzo, nell’affollatissima chiesa di S. Alfio visse momenti d’intensa commozione, circondato dall’affetto e dalla stima di centinaia di amici. Alcuni però, con amarezza, notarono un preoccupante aggravamento delle sue condizioni di salute. Mons. Castro dovette ritornare ad Ostia, ma confidava teneramente il suo vivo desiderio di tornare a lavorare in diocesi... se avesse potuto. Questo suo legame con il territorio era più forte di quanto lui stesso non avesse inizialmente pensato. Poi, sfortunatamente, il suo fisico crollò in maniera precipitosa, lasciando in tutti un senso di tristezza ed umana impotenza. Morì a Roma il 12 febbraio 2003. In occasione dei funerali, a Lentini i presenti seppero cogliere ancora tutta la profondità della sua generosa anima sacerdotale.
Fonte: http://www.lentinionline.it/